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L’arbitrato (rituale o irrituale) è un procedimento stragiudiziale di carattere contenzioso nel quale le controversie insorte tra le parti, con il loro consenso, vengono devolute ad arbitri (collegio o arbitrato unico) per essere risolte con una decisione che, in caso di arbitrato rituale, è assimilabile ad una sentenza.
È una forma di giustizia alternativa rispetto alla giurisdizione ordinaria, prevista dal codice di procedura civile, per risolvere controversie commerciali sia nazionali che internazionali.
È particolarmente indicato per gli operatori economici, perché assicura, nel rispetto della legge, molti vantaggi: rapidità di risoluzione della controversia, costi certi e contenuti, procedure semplici e riservate.
La predefinizione delle procedure e i minori costi rendono poi più vantaggioso l’arbitrato amministrato rispetto all’arbitrato “ad hoc”, ossia all’arbitrato gestito direttamente da soggetti nominati dalle parti al di fuori di una qualsivoglia istituzione arbitrale.
Nell’arbitrato amministrato le parti richiedono, infatti, l’intervento di un ente o un’istituzione preposta alla gestione e al controllo di ogni fase del procedimento secondo regole contenute in regolamenti.
È dunque più semplice ricorrere all’arbitrato amministrato, essendo sufficiente il riferimento – nella clausola o compromesso arbitrale – all’istituzione specializzata che vigilerà su ogni aspetto del procedimento arbitrale.
All’insorgere di una controversia di natura commerciale, imprese, professionisti, consumatori, privati ed enti pubblici possono ricorrere all’arbitrato amministrato dalla Camera di Commercio, se nel contratto è stata inserita un’apposita CLAUSOLA COMPROMISSORIA che richiami espressamente il Regolamento della Camera Arbitrale di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
A lite insorta, l’arbitrato può essere praticato anche in assenza della clausola compromissoria, purché tra le parti sia stipulato un COMPROMESSO ARBITRALE, accordo con il quale le parti derogano dalla giurisdizione ordinaria in favore dell’arbitrato.
Sono disponibili su questo sito, ad uso degli operatori, alcuni modelli di accordi compromissori – clausole compromissorie.
Per promuovere un arbitrato occorre depositare presso la Segreteria della Camera Arbitrale la domanda di arbitrato in bollo, o telematicamente alla PEC (cciaa@pec.czkrvv.camcom.it) o direttamente allo sportello.
All’atto del deposito della domanda di arbitrato sono dovuti i diritti di registrazione come da tariffario arbitrale.